Oggi stavo leggendo le notizie di cucina sul sito dell’ ANSA e ho trovato questo interessante articolo.
Bottura ce l’ha
Spagnolo perde il primo posto ristoranti e omaggia nuovo “re”
Redazione ANSA ROMA
14 giugno 201617:01
© ANSA
(ANSA) – ROMA, 14 GIU – Dimostra stile Juan Roca, lo chef spagnolo del Cellar Can Roca spodestato oggi, insieme ai due fratelli Jordi e Josep, dal modenese Massimo Bottura dal titolo di “miglior ristorante del mondo”, secondo il giudizio degli esperti del “The World’s 50 Best Restaurant”. Su Twitter i tre fratelli di Girona sono stati tra i primi a complimentarsi con Bottura e il suo team dell’Osteria Francescana. “La cosa più importante per un ristorante – afferma Juan Roca – è avere un’anima. E Osteria Francescana ce l’ha”. Un rapporto di stima e colleganza, sottolineano i promotori del “The World’s 50 Best Restaurant”, unisce i proprietari dei due ristoranti al vertice di questa classifica curata dalla rivista inglese “Restaurant”, sulla base del giudizio di un panel internazionale con circa mille esperti critici gastronomici.(ANSA).
Ora questa storia è sicuramente molto edificante, perché vede due colossi della ristorazione confrontarsi senza spargimenti di sangue e improperi.
Ma è proprio tutto così?
A voi la sentenza.
Credo tuttavia che si possano fare alcune considerazioni, per rispondere ad alcune domande che a me son sembrate le più pertinenti a questo blog:
- Come hanno fatto ad arrivare tanto in alto?
- Quali strategie devo usare per farcela?
Quello che normalmente si pensa come un percorso lineare di: buona cucina, servizio d’elite e location da mille e una notte; uguale successo ad altissimo livello.
E’ una colossale vaccata!
Non dico che non siano necessarie, anzi, devono essere date per scontate.
Il vero segreto di questi nomi è il loro pedigree.
Quel povero diavolo di Massimo Bottura altri non è che il rampollo di una famiglia di grossisti di prodotti petroliferi.
Mi domanderete e questo cosa centra con le tre stelle Michelin?
Nulla a parte la possibilità economica di mollare tutto e comprare una trattoria, poi investire tempo ed enormi risorse economiche per pagarsi corsi e stage in giro per l’europa presso grandi chef.
Fino ad essere chiamato a bottega ( e io sono quasi sicuro che abbia dovuto versare un cospicuo cachet )
da niente meno che Alain Ducasse a Montecarlo.
Dulcis in fundo viene notato da uno strano tipo spagnolo che altri non è che Lo chef Ferran Adrià che lo invita 4 mesi in Spagna ( certamente questa volta aggratissse)
Allora avete più chiara la situazione?
Veniamo dunque alla chiusura di questo articolo.
Se avete le risorse esistono scuole in tutto il paese e fuori basta fare una ricerca su internet, sappiate che non sarà una cosa veloce e come sempre non esistono garanzie.
Altrimenti rimanete con i piedi per terra e fate come vi ho già scritto in questo articolo.